Medico del lavoro
a Rovigo

SORVEGLIANZA SANITARIA A ROVIGO
Stai cercando un medico competente a Rovigo?
La provincia di Rovigo vanta eccellenze in agro‑alimentare, itticoltura, logistica e meccanica agricola: oltre 26 000 imprese registrate e 100 000 addetti lavorano fra campi, cantieri navali, piattaforme di smistamento e officine specializzate. In settori così diversi, il D.Lgs. 81/08 impone protocolli sanitari calibrati sui rischi che coinvolgono rumore, agenti chimici, movimentazione di carichi, videoterminali e atmosfere umide tipiche del Delta del Po. Il Dr Angelini offre supporto alle PMI e sedi di grandi gruppi per rispettare le normative vigenti per la sicurezza sul lavoro.
MEDICINA DEL LAVORO
- Visite mediche per il lavoro
- Test strumentali in sede e certificati di idoneità
- Sopralluogo e valutazione dei rischi
- Formazione su salute e sicurezza
- Gestione cartelle sanitarie digitali
- Corsi di primo soccorso
Come avviene la collaborazione
La medicina del lavoro in breve: un percorso composto da pochi e semplici passaggi, che renderanno la tua azienda conforme alle normative vigenti in termini di salute e sicurezza sul lavoro. Dalla studio dei rischi lavorativi agli accertamenti medici, ogni fase è pensata per semplificare le procedure, prevenire malattie professionali e garantire benessere ai lavoratori.
1. Nomina del medico competente
2. Sopralluogo in azienda e stesura del protocollo sanitario
3. Visite mediche per il lavoro e esami strumentali in sede
4. Rilascio dei certificati di idoneità al lavoro
MEDICO DEL LAVORO
Dr. Marco Angelini
Specialista in medicina del lavoro
Specialista in Medicina del Lavoro, iscritto all’Albo nazionale dei Medici Competenti. È l’unico referente che seguirà l’intero iter di sorveglianza sanitaria per la tua azienda: dalla prima analisi fino ai giudizi di idoneità, effettuando visite mediche presso la sede aziendale e preparando la documentazione necessaria per ogni ispezione.
Vantaggi per le aziende di Rovigo e provincia
Riduzione dell'assenteismo
Conformità normativa e assenza di sanzioni
Prevenzione delle malattie professionali
FAQ - Servizi della medicina del lavoro
Cerchi chiarezza sulla visita medica per il lavoro e sulla sorveglianza sanitaria? In questa sezione FAQ approfondiamo temi come infortunio sul lavoro e gravidanza e lavoro, andando a spiegare quelli che sono i principali servizi della medicina del lavoro. Scopri come il medico del lavoro tutela la salute dei dipendenti, quali controlli strumentali vengono svolti, ogni quanto aggiornare il DVR e quali tutele spettano in caso di infortunio o maternità. Risposte concrete, basate sul D.Lgs. 81/08, per aiutare la tua azienda a restare in regola e lavorare in sicurezza.
Cosa si controlla durante una visita medica per il lavoro?
Nel corso di una visita medica per il lavoro il medico competente raccoglie l’anamnesi personale e lavorativa, esegue l’esame obiettivo generale e, quando lo richiede la mansione, programma esami mirati.
Di seguito si elencano gli accertamenti medici maggiormente eseguiti:
- audiometria se il lavoratore è esposto a rumore;
- spirometria per esposti a polveri o fumi di agenti chimici;
- valutazione visiva per chi opera su videoterminali per almeno 20 ore settimanali;
- elettrocardiogramma e test muscolo-scheletrici in caso di movimentazione manuale di carichi, posture incongrue e sovraccarico biomeccanico degli arti;
- analisi ematobiochimiche e marcatori tossicologici urinari per esposizione ad agenti chimici e biologici.
- questionari mirati in caso di esposizioni particolari, come sostanze allergizzanti o cancerogeni;
- test urinari per rilevazione di sostanze stupefacenti in lavoratori che guidano carrello elevatore, PLE o mezzi che richiedano la patente C o altre patenti superiori.
Tutti gli accertamenti rientrano nel protocollo di sorveglianza sanitaria definito dal medico competente ai sensi dell’articolo 41 del D.Lgs. 81/2008.
Cosa contiene il Documento di Valutazione dei Rischi e ogni quanto va aggiornato?
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è redatto dal datore di lavoro – con il supporto di RSPP, medico competente e RLS – e fotografa ogni dettaglio del ciclo produttivo, includendo attività, attrezzature, sostanze impiegate e relative misure di prevenzione.
Questo documento deve includere:
- criteri e metodi utilizzati per l’analisi;
- elenco di tutti i rischi, ivi compresi gravidanza, stress lavoro-correlato e lavoratori particolarmente sensibili;
- programma di miglioramento con priorità e tempi;
- nominativi di figure della sicurezza (RSPP, RLS, addetti emergenze, medico del lavoro).
Il DVR va rivisto tempestivamente quando mutano impianti, organizzazione e norme, e quando la sorveglianza sanitaria evidenzia criticità; in assenza di eventi, la buona prassi suggerisce di riesaminarlo ed aggiornarlo periodicamente.
Quando si definisce “infortunio sul lavoro” e cosa comporta?
Si parla di infortunio sul lavoro quando un incidente, verificatosi “in occasione di lavoro”, provoca morte, inabilità permanente oppure temporanea che comporti assenza da lavoro. Sono considerati infortuni anche gli incidenti “in itinere” lungo il tragitto abituale casa-lavoro, a determinate condizioni definite dall’INAIL. Lavoro e infortunio “in itinere”: quando si verifica e cosa fare con l’Inail
Nel caso in cui si verifichi un infortunio sul lavoro, il dipendente deve informare subito il datore di lavoro, il quale è tenuto a inviare denuncia telematica all’INAIL entro 48 ore (24 ore se l’evento è mortale).
Quanto posso lavorare in gravidanza?
La normativa su gravidanza e lavoro (D.Lgs. 151/2001, art. 16) prevede un’astensione obbligatoria di cinque mesi. Di norma questo periodo viene suddiviso in due mesi prima e tre mesi dopo il parto. In alcuni casi, se autorizzato dal Servizio sanitario nazionale e verificato dal medico competente, vi è la possibilità di flessibilità a uno + quattro mesi o addirittura tutti i cinque mesi post-partum; a questo fine il medico competente controlla la compatibilità della mansione per la lavoratrice gravida e emette su richiesta il certificato medico per permettere alla lavoratrice di lavorare anche l’ottavo ed eventualmente il nono mese.
Oltre all’astensione obbligatoria, se la mansione espone a rischi che non si possono eliminare (agenti chimici o biologici, posture gravose, lavoro notturno), il datore di lavoro deve adibire la lavoratrice a compiti senza rischio. Se ciò non è fattibile, l’Ispettorato nazionale del lavoro può disporre l’astensione anticipata.
Cosa devono fare le lavoratrici in gravidanza?
- comunicare al datore di lavoro lo stato di gravidanza tramite certificato del ginecologo.
- se desiderano lavorare anche l’ottavo ed il nono mese di gestazione utilizzando la flessibilità del congedo di maternità, devono richiedere ad un ginecologo (associato al SSN) un certificato specialistico che affermi il buon corso della gravidanza.
- inoltrare al proprio medico competente il certificato del ginecologo per avere il via libera a continua.
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