Medico del lavoro
a Venezia

SORVEGLIANZA SANITARIA A VENEZIA
Stai cercando un medico competente a Venezia?
La Città Metropolitana di Venezia riunisce un panorama economico variegato: dal turismo internazionale che coinvolge alberghi e ristoranti, alla movimentazione merci del porto e alla cantieristica navale di Marghera, fino alle botteghe del vetro di Murano e alle numerose realtà artigianali e di servizio diffuse sul territorio. Ogni ambito presenta rischi specifici - esposizione a sostanze chimiche, rumore, movimentazione di carichi pesanti, lavoro a turni - che il D.Lgs. 81/08 impone di monitorare. Il Dr Angelini propone protocolli sanitari mirati, studiati per mettere a norma le aziende di ogni settore in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
MEDICINA DEL LAVORO
- Visite mediche ed esami strumentali
- Certificati di idoneità al lavoro
- Valutazione dei rischi lavoro correlati
- Formazione su salute e sicurezza
- Cartelle sanitarie digitali
- Corsi di primo soccorso
Come avviene la collaborazione
Un iter guidato, fatto di pochi e semplici step, concepito per allineare la tua azienda alle norme di salute e sicurezza. Dalla valutazione dei rischi agli accertamenti medici, ogni fase snellisce la burocrazia, riduce i pericoli operativi e tutela il benessere dei dipendenti.
1. Nomina del medico competente
2. Sopralluogo in azienda e stesura del protocollo sanitario
3. Visite mediche per il lavoro e esami strumentali in sede
4. Rilascio dei certificati di idoneità al lavoro
MEDICO DEL LAVORO
Dr. Marco Angelini
Specialista in Medicina del Lavoro
Conseguita la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova, si è specializzato in Medicina del Lavoro all’Università di Bologna ed è iscritto nel Registro nazionale dei Medici Competenti del Ministero della Salute.
Sorveglianza sanitaria nel Nord‑Est
Il Dr Angelini affianca direttamente piccole‑medie imprese e filiali di grandi gruppi in tutto il Nord‑Est, con particolare attenzione alle realtà venete, offrendo protocolli sanitari personalizzati e la gestione completa della salute di ogni dipendente.
Vantaggi per le aziende veneziane
Riduzione assenteismo
Conformità normativa e assenza di sanzioni
Prevenzione delle malattie professionali
FAQ - Servizi della medicina del lavoro
Hai domande pratiche sulla medicina del lavoro? Nella sezione che segue trovi le risposte ai dubbi più comuni di imprenditori e responsabili HR: obblighi normativi, periodicità delle visite, tutele in caso di infortunio o maternità e molto altro, spiegati in modo chiaro e immediatamente applicabile alla tua azienda.
Cosa si controlla durante una visita medica per il lavoro?
Nel corso di una visita medica per il lavoro il medico competente raccoglie l’anamnesi personale e lavorativa, esegue l’esame obiettivo generale e, quando lo richiede la mansione, programma esami mirati.
Di seguito si elencano gli accertamenti medici maggiormente eseguiti:
- audiometria se il lavoratore è esposto a rumore;
- spirometria per esposti a polveri o fumi di agenti chimici;
- valutazione visiva per chi opera su videoterminali per almeno 20 ore settimanali;
- elettrocardiogramma e test muscolo-scheletrici in caso di movimentazione manuale di carichi, posture incongrue e sovraccarico biomeccanico degli arti;
- analisi ematobiochimiche e marcatori tossicologici urinari per esposizione ad agenti chimici e biologici.
- questionari mirati in caso di esposizioni particolari, come sostanze allergizzanti o cancerogeni;
- test urinari per rilevazione di sostanze stupefacenti in lavoratori che guidano carrello elevatore, PLE o mezzi che richiedano la patente C o altre patenti superiori.
Tutti gli accertamenti rientrano nel protocollo di sorveglianza sanitaria definito dal medico competente ai sensi dell’articolo 41 del D.Lgs. 81/2008.
Cosa contiene il Documento di Valutazione dei Rischi e ogni quanto va aggiornato?
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è redatto dal datore di lavoro – con il supporto di RSPP, medico competente e RLS – e fotografa ogni dettaglio del ciclo produttivo, includendo attività, attrezzature, sostanze impiegate e relative misure di prevenzione.
Questo documento deve includere:
- criteri e metodi utilizzati per l’analisi;
- elenco di tutti i rischi, ivi compresi gravidanza, stress lavoro-correlato e lavoratori particolarmente sensibili;
- programma di miglioramento con priorità e tempi;
- nominativi di figure della sicurezza (RSPP, RLS, addetti emergenze, medico del lavoro).
Il DVR va rivisto tempestivamente quando mutano impianti, organizzazione e norme, e quando la sorveglianza sanitaria evidenzia criticità; in assenza di eventi, la buona prassi suggerisce di riesaminarlo ed aggiornarlo periodicamente.
Quando si definisce “infortunio sul lavoro” e cosa comporta?
Si parla di infortunio sul lavoro quando un incidente, verificatosi “in occasione di lavoro”, provoca morte, inabilità permanente oppure temporanea che comporti assenza da lavoro. Sono considerati infortuni anche gli incidenti “in itinere” lungo il tragitto abituale casa-lavoro, a determinate condizioni definite dall’INAIL. Lavoro e infortunio “in itinere”: quando si verifica e cosa fare con l’Inail
Nel caso in cui si verifichi un infortunio sul lavoro, il dipendente deve informare subito il datore di lavoro, il quale è tenuto a inviare denuncia telematica all’INAIL entro 48 ore (24 ore se l’evento è mortale).
Quanto posso lavorare in gravidanza?
La normativa su gravidanza e lavoro (D.Lgs. 151/2001, art. 16) prevede un’astensione obbligatoria di cinque mesi. Di norma questo periodo viene suddiviso in due mesi prima e tre mesi dopo il parto. In alcuni casi, se autorizzato dal Servizio sanitario nazionale e verificato dal medico competente, vi è la possibilità di flessibilità a uno + quattro mesi o addirittura tutti i cinque mesi post-partum; a questo fine il medico competente controlla la compatibilità della mansione per la lavoratrice gravida e emette su richiesta il certificato medico per permettere alla lavoratrice di lavorare anche l’ottavo ed eventualmente il nono mese.
Oltre all’astensione obbligatoria, se la mansione espone a rischi che non si possono eliminare (agenti chimici o biologici, posture gravose, lavoro notturno), il datore di lavoro deve adibire la lavoratrice a compiti senza rischio. Se ciò non è fattibile, l’Ispettorato nazionale del lavoro può disporre l’astensione anticipata.
Cosa devono fare le lavoratrici in gravidanza?
- comunicare al datore di lavoro lo stato di gravidanza tramite certificato del ginecologo.
- se desiderano lavorare anche l’ottavo ed il nono mese di gestazione utilizzando la flessibilità del congedo di maternità, devono richiedere ad un ginecologo (associato al SSN) un certificato specialistico che affermi il buon corso della gravidanza.
- inoltrare al proprio medico competente il certificato del ginecologo per avere il via libera a continua.
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Assicura la conformità normativa della tua azienda. In qualità di medico del lavoro ti aiuto a rispettare le normative vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
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