Medico del lavoro
a Bergamo

Medico del lavoro a Bergamo

SORVEGLIANZA SANITARIA A BERGAMO

Stai cercando un medico competente a Bergamo?

Dal manifatturiero alla logistica, dai servizi avanzati al turismo, in provincia di Bergamo convivono reparti produttivi, uffici e magazzini che espongono i lavoratori a rischi diversificati: rumore, agenti chimici, movimentazione carichi, videoterminali e stress organizzativo. Il medico competente garantisce che tali rischi vengano monitorati con protocolli sanitari adeguati, mantenendo l’azienda conforme alle norme di salute e sicurezza e prevenendo sanzioni o fermi operativi.

MEDICINA DEL LAVORO

Come avviene la collaborazione

Un iter guidato, con passaggi rapidi e intuitivi: analizziamo i rischi, pianifichiamo gli accertamenti su misura, li svolgiamo senza bloccare la produzione e monitoriamo ogni scadenza. Così la tua azienda resta conforme e i dipendenti lavorano in sicurezza.

1. Nomina del medico competente

2. Sopralluogo in azienda e stesura del protocollo sanitario

3. Visite mediche per il lavoro e esami strumentali in sede

4. Rilascio dei certificati di idoneità al lavoro

MEDICO DEL LAVORO

Dr. Marco Angelini

Specialista in medicina del lavoro
Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova e poi specializzato in Medicina del Lavoro presso l’università di Bologna, il Dr Angelini è iscritto all’albo nazionale dei Medici Competenti del Ministero della Salute.
Sorveglianza sanitaria nel Nord Italia
Il Dr Marco Angelini segue personalmente PMI e sedi di grandi gruppi in tutto il Nord Italia, con un focus particolare sulle imprese lombarde, garantendo protocolli su misura e gestione completa della salute di ogni lavoratore.

Vantaggi per le aziende bergamasche

Riduzione assenteismo

Conformità normativa e assenza di sanzioni

Prevenzione delle malattie professionali

FAQ - Servizi della medicina del lavoro

Cerchi chiarezza sulla visita medica per il lavoro e sulla sorveglianza sanitaria? In questa sezione FAQ approfondiamo temi come infortunio sul lavoro e gravidanza e lavoro, andando a spiegare quelli che sono i principali servizi della medicina del lavoro. Scopri come il medico del lavoro tutela la salute dei dipendenti, quali controlli strumentali vengono svolti, ogni quanto aggiornare il DVR e quali tutele spettano in caso di infortunio o maternità. Risposte concrete, basate sul D.Lgs. 81/08, per aiutare la tua azienda a restare in regola e lavorare in sicurezza.

Nel corso di una visita medica per il lavoro il medico competente raccoglie l’anamnesi personale e lavorativa, esegue l’esame obiettivo generale e, quando lo richiede la mansione, programma esami mirati. 

Di seguito si elencano gli accertamenti medici maggiormente eseguiti: 

  • audiometria se il lavoratore è esposto a rumore;
  • spirometria per esposti a polveri o fumi di agenti chimici;
  • valutazione visiva per chi opera su videoterminali per almeno 20 ore settimanali;
  • elettrocardiogramma e test muscolo-scheletrici in caso di movimentazione manuale di carichi, posture incongrue e sovraccarico biomeccanico degli arti;
  • analisi ematobiochimiche e marcatori tossicologici urinari per esposizione ad agenti chimici e biologici.
  • questionari mirati in caso di esposizioni particolari, come sostanze allergizzanti o cancerogeni;
  • test urinari per rilevazione di sostanze stupefacenti in lavoratori che guidano carrello elevatore, PLE o mezzi che richiedano la patente C o altre patenti superiori. 

Tutti gli accertamenti rientrano nel protocollo di sorveglianza sanitaria definito dal medico competente ai sensi dell’articolo 41 del D.Lgs. 81/2008.

Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è redatto dal datore di lavoro – con il supporto di RSPP, medico competente e RLS – e fotografa ogni dettaglio del ciclo produttivo, includendo attività, attrezzature, sostanze impiegate e relative misure di prevenzione. 

Questo documento deve includere: 

  • criteri e metodi utilizzati per l’analisi; 
  • elenco di tutti i rischi, ivi compresi gravidanza, stress lavoro-correlato e lavoratori particolarmente sensibili; 
  • programma di miglioramento con priorità e tempi; 
  • nominativi di figure della sicurezza (RSPP, RLS, addetti emergenze, medico del lavoro). 

Il DVR va rivisto tempestivamente quando mutano impianti, organizzazione e norme, e quando la sorveglianza sanitaria evidenzia criticità; in assenza di eventi, la buona prassi suggerisce di riesaminarlo ed aggiornarlo periodicamente.

Si parla di infortunio sul lavoro quando un incidente, verificatosi “in occasione di lavoro”, provoca morte, inabilità permanente oppure temporanea che comporti assenza da lavoro. Sono considerati infortuni anche gli incidenti “in itinere” lungo il tragitto abituale casa-lavoro, a determinate condizioni definite dall’INAIL. Lavoro e infortunio “in itinere”: quando si verifica e cosa fare con l’Inail

Nel caso in cui si verifichi un infortunio sul lavoro, il dipendente deve informare subito il datore di lavoro, il quale è tenuto a inviare denuncia telematica all’INAIL entro 48 ore (24 ore se l’evento è mortale). 

La normativa su gravidanza e lavoro (D.Lgs. 151/2001, art. 16) prevede un’astensione obbligatoria di cinque mesi. Di norma questo periodo viene suddiviso in due mesi prima e tre mesi dopo il parto. In alcuni casi, se autorizzato dal Servizio sanitario nazionale e verificato dal medico competente, vi è la possibilità di flessibilità a uno + quattro mesi o addirittura tutti i cinque mesi post-partum; a questo fine il medico competente controlla la compatibilità della mansione per la lavoratrice gravida e emette su richiesta il certificato medico per permettere alla lavoratrice di lavorare anche l’ottavo ed eventualmente il nono mese. 

Oltre all’astensione obbligatoria, se la mansione espone a rischi che non si possono eliminare (agenti chimici o biologici, posture gravose, lavoro notturno), il datore di lavoro deve adibire la lavoratrice a compiti senza rischio. Se ciò non è fattibile, l’Ispettorato nazionale del lavoro può disporre l’astensione anticipata

Cosa devono fare le lavoratrici in gravidanza?

  1. comunicare al datore di lavoro lo stato di gravidanza tramite certificato del ginecologo.
  2. se desiderano lavorare anche l’ottavo ed il nono mese di gestazione utilizzando la flessibilità del congedo di maternità, devono richiedere ad un ginecologo (associato al SSN) un certificato specialistico che affermi il buon corso della gravidanza. 
  3. inoltrare al proprio medico competente il certificato del ginecologo per avere il via libera a continua. 

Hai bisogno di maggiori informazioni?

Assicura la conformità normativa della tua azienda. In qualità di medico del lavoro ti aiuto a rispettare le normative vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

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